Strane domeniche

Il 25 febbraio 2007 avevamo organizzato un pranzo a casa mia, invitati il gruppo dei soliti 5 (Giliola, Silvia, Sara, Paolo ed io) ma… Silvia vede tardi il messaggio e si ritira, Lola lo riceve solo nel pomeriggio e quindi non si presenta, Paolo si sveglia con la febbre a 38°, rimaniamo io e Sara… che pazze!

Abbiamo praticamente passato la giornata ad organizzare scherzi per i prossimi mesi… ottima sintonia! Non solo scherzi però, abbiamo prima pranzato, poi, come delle vere signore siamo andate a prendere un caffé in centro (io un orzo e Sara una camomilla), poi siamo tornate a casa, abbiamo giocato a scacchi, a dama, visto le foto fatte l’ultima volta in montagna e sofferto di nostalgia per…. le immagini del video che ci ha riportato a Rodi, al mare, alle vacanze, al colosso e alle risate di quella settimana! Ci siamo consolate con una fetta di dolce ed una tisana ciliegia e fragola.

Poi, alla terza telefonata di Paolo abbiamo deciso di mettere in atto il primo scherzo e siamo andate a trovarlo vestite da crocerossine (il vestito era molto rimediato, in realtà solo una bandana con una croce rossa sopra ma le medicine le abbiamo portate veramente: dolce avanzato e tisana! Anche loro confezionate con apposita croce!). Non so se per la febbre o per lo stupore ma Paolo, quando ci ha viste conciate così, non è riuscito a dire una parola… strano per uno come lui! Doveva stare proprio male…

La serata è proseguita con altra torta e tisana, lettura di due libri “molto filosofici” e di nuovo partite a scacchi.

La domenica successiva, esattamente il 4 marzo 2007, arriva a tutti uno strano messaggio di Sara… dice che finalmente ha trovato il modo di dimagrire… farsi ricoverare in ospedale!

Potevamo lasciarla sola in un momento così? Certo che no! Ci siamo organizzati e siamo andati a trovarla… naturalmente le abbiamo portato un pensierino: un fiore appassito raccolto nel mio giardino e il diario di Rodi… così, tanto per ricordare e farsi del male!

Siamo rimasti a chiacchierare con Sara un bel po’ ma poi siamo andati via e visto che c’eravamo abbiamo fatto un giro per Cittadella (paese dell’ospedale e dei genitori di Sara).

Abbiamo fatto un giro per le vie del centro storico e poi lungo il canale con alle spalle un tipo che continuava a ripeterci: “si chiude!”.

Alla fine dopo un po’ di risate e qualche giro sugli scivoli abbiamo deciso di tornare alla macchina. Non poteva però mancare l’ultima telefonata a Sara…

…pensava lei…

….che si trattasse solo di una telefonata…

… in realtà mentre eravamo al telefono, ci siamo incamminati di nuovo verso l’ospedale ma arrivati in camera, Sara non c’era…

… ci siamo nascosti dietro il letto che Paolo ha messo in una posizione difficile da spiegare e abbiamo aspettato il suo ritorno ma…

….sorpresa!….

…. sono arrivati prima i suoi genitori che trovando il letto in quelle condizioni hanno pensato di aver sbagliato stanza…

… per fortuna dietro di loro è ricomparsa Sara così siamo potuti uscire dal nostro nascondiglio e gridare….

… “sorpresa!”….

Ma Sara, invece di essere felice ha fatto finta di essere arrabbiata e ci ha rimproverato per essere andati a passeggio per Cittadella senza di lei…

….povera…

…aveva ragione…

…ce l’aveva proposto talmente tante volte…

…però…

… ci trovavamo là, era una bella giornata, cosa volete farci… non abbiamo resistito!

Ci rifaremo prossimamente tutti insieme! Promesso!

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